Serata dedicata a SAMUEL BECKETT, dove ripercorreremo la sua vite e le sue opere accompagnate da musica dal vivo e da proiezioni di foto e filmati. Nel corso della serata presenteremo il corto teatrale “PARTITA DI SPAREGGIO” testo originale di Paolo Ascagni ispirato a “FINALE DI PARTITA” di Beckett.
SAMUEL BARCLAY BECKETT è stato uno dei più grandi innovatori della storia del teatro e Premio Nobel per la letteratura nel 1969. Quando si parla di Samuel Beckett, il termine immediatamente associato alla sua produzione drammaturgica è quella di Teatro dell’assurdo. L’elemento caratterizzante è il concetto di assurdità dell’esistenza, inteso in senso filosofico, e quindi con esplicito riferimento all’esistenzialismo di Jean-Paul Sartre (1905-1980) e di Albert Camus (1913-1960). Il critico Martin Esslin (1918-2002), scrisse: ”per la prima volta l’Assurdo filosofico e l’Assurdo poetico e scenico sono perfettamente fusi”. In realtà, questi concetti sono elaborazioni teoriche di Esslin, e non dichiarazioni programmatiche da parte degli autori (come il movimento futurista o il dadaismo). Alcuni di loro, per esempio, non amavano e non accettavano tale definizione. Ciò non significa, sia ben chiaro, che la definizione di Teatro dell’assurdo non sia corretta, anzi: Esslin fece un ottimo lavoro di studio e di analisi critica. Dobbiamo solo tenere a mente che non stiamo parlando di una corrente teatrale ma di una definizione artistica creata ed utilizzata per accomunare vari autori.
“Vivere. Ne parlo senza sapere cosa voglia dire. Ci ho provato senza sapere cosa provavo a fare. Forse, dopo tutto, ho vissuto, senza saperlo. Mi chiedo perché stia parlando di tutto questo. Ah sì, è per svagarmi.”
“Malone muore” di Samuel Beckett, 1951